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Turismo in Italia 2020: prospettive dopo il coronavirus

 
  Postato da:
firenze

L’analisi è confermata anche sul settore principale del turismo che, come ricorda un rapporto di World Capital, nel 2019 ha rappresentato ben il 13,2% del Pil nazionale e vede nei mesi di giugno-agosto concentrarsi la metà delle presenze annuali totali, di cui il 50% ed oltre sono rappresentate da presenze straniere.

Come si può dunque compensare questa perdita per garantire una ripresa? Dall’analisi di World Capital sui dati delle presenze turistiche nazionali ed internazionali in Italia, si può delineare un possibile scenario di ripresa. “Qualora tutti i turisti italiani che nel 2019 si sono diretti verso mete estere rimanessero in Italia nel 2020, - si legge nel report, - sarebbero in grado di compensare le presenze turistiche straniere registrate in Italia nel 2019, che si ipotizza possano ridursi del 92% quest’anno.

Inoltre, se ai 295 milioni di presenze (turisti italiani andati all‘estero nel 2019 e che potrebbero restare in Italia nel 2020) andiamo a sommare gli italiani che già nel 2019 hanno trascorso le vacanze in Italia (215 milioni), emerge chiaramente che sarebbe possibile compensare completamente le presenze straniere, che potrebbero mancare quest’anno a causa dell’emergenza Covid-19”.

E’ importante precisare che questo scenario non sarà esattamente ciò che si verificherà nei prossimi mesi: le presenze di stranieri in Italia, secondo World Capital,  saranno più dell‘8% di quelle registrate nel 2019, e degli Italiani che nel 2019 hanno viaggiato all’estero ci sarà chi continuerà a farlo anche nel 2020.

L'impressione dei turisti italiani risulta propositiva e predisposta a muoversi all’interno del Bel Paese; infatti secondo un sondaggio di Confturismo-Confcommercio, è emerso che la metà degli intervistati dichiara di voler fare una vacanza appena l’emergenza sanitaria finirà e l’83% degli italiani farà una vacanza in Italia. Sempre dal sonaggio risulta invece che il 16% teme di non avere una disponibilità economica sufficiente per viaggiare e il 44% lo farebbe se potesse detrarre parte del suo costo.

I turisti italiani dunque potrebbero rilanciare il turismo nazionale, questo a patto che ci siano delle opportune agevolazioni statali, in grado di aiutare gli italiani ad affrontare i costi delle proprie vacanze. “L’emergenza sanitaria in corso sta colpendo diversi mercati del nostro Paese, ma non solo, ad essere influenzati sono anche le nostre abitudini e i nostri comportamenti. – dichiara Andrea Faini, CEO di World Capital – Gli effetti del Coronavirus saranno decisivi, soprattutto per il turismo, per questo è bene trovare fin da subito dei possibili scenari di riconversione, come ad esempio prezzi competitivi e un’offerta che spinga gli italiani a scegliere di rimanere sul territorio nazionale per i propri viaggi.”

 “Tra le altre agevolazioni suggerite troviamo anche misure di detrazione della spesa dei soggiorni nella dichiarazione 730, oppure dei “buoni viaggi” per dare l’opportunità agli italiani di affrontare la spesa delle vacanze. – dichiara Monica Badin, Real Estate Consultant Hospitality Department di World Capital - Tutto questo porterebbe a raggiungere grandi risultati, concretizzando i possibili scenari di ripresa ipotizzati in questo Report.”

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